A cura di E. Zolli
- “Se come sembra nei prossimi giorni arriverà il vento gelido dalla Siberia, chiamato Burian, ci sarà un balzo di temperatura che non si registra dal 2010, secondo quanto affermano i meteorologi. Preoccupa dunque la situazione nelle zone terremotate per quelle persone ancora senza l’assegnazione delle Sae, le casette provvisorie“: lo ha dichiarato Maria Teresa Nori, portavoce dei terremotati di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera. “Auspico che la regione Marche e i comuni si attivino subito per porre rimedio in quanto questa emergenza metterà a dura prova i cittadini e gli animali degli allevamenti delle zone terremotate delle Marche. Si prevedono temperature diurne di alcuni gradi sottozero, minime notturne anche a -10 gradi“. (da Meteo Web)
- Il Pres. Del Consiglio Paolo Gentiloni ha annunciato la proroga dello stato d’emergenza. Il Premier ha spiegato che «giovedì il Consiglio dei ministri prorogherà le diverse norme dello stato di emergenza e questo ha risvolti importanti sul piano economico che nei rapporti di lavoro, oltre che su interventi mirati per la ricostruzione». La ricostruzione post terremoto resta una priorità nell’agenda del Governo finché resterà in carica e faremo tutti gli sforzi possibili per affrontare e superare le difficoltà ancora esistenti, a cominciare da quelle climatiche come si può vedere dalla neve che cade». (da Umbria24)
- Ad oggi sono stati completati i lavori in 142 aree e sono state consegnate ai sindaci 2577 Soluzioni Abitative di Emergenza (Sae) in 38 comuni, pari al 67% del totale di casette ordinate. In particolare sono 1120 le casette consegnate nelle Marche, 732 nel Lazio, 581 in Umbria e 144 in Abruzzo. Attualmente sono in corso lavori in 61 aree. (da Il Giornale della Protezione civile)
- Il servizio di Striscia la Notizia di pochi giorni fa,realizzato da Luca Abete, mostra l’isola di Ischia sei mesi dopo il terremoto: nulla è cambiato, le macerie sono ancora in strada. “Qualcuno viene di notte e ruba nelle case”, spiega un ischitano. Due morti, 42 feriti, migliaia di sfollati. “Ora gli alberghi stanno cacciando via gli sfollati, perché il Comune non paga”, spiega una signora. “E quindi queste persone sono costrette a tornare a vivere nelle case distrutte e inagibili”. Dal 21 agosto la Protezione civile non ha predisposto ancora la fase di ricostruzione: in strada ci sono ancora le pietre della Chiesa che hanno ucciso una signora, le macerie della casa da cui furono estratti vivi i tre fratellini e la famiglia divenuta simbolo del terremoto. (da Napoli Today)